Cattedrale di Alexander Nevski di Sofia
La Chiesa di Alexander Nevski, è l'edificio più grande e più visibile a Sofia. Situato nella piazza omonima, è uno dei simboli più forti della Bulgaria, cattedrale ortodossa e sede del patriarca del paese. La sua è una storia recente, in quanto venne infatti costruita solo nel 1882 in onore dei soldati morti per l'Indipendenza della Bulgaria (1878). Dalla foto accanto si nota la moltitudine di persone presenti nella stessa piazza, che viene spesso utilizzata per le conferenze stampa di delegazioni in visita e dai politici o leader religiosi. Questo è anche il luogo dove si svolgono le manifestazioni pubbliche e le celebrazioni nazionali. Lo skyline di Sofia è dominato dalle cupole dorate, recentemente ridecorate. Prende il nome da Alexander Nevski, un russo che ha salvato il suo paese da un'invasione svedese nel 1240, diventato poi santo patrono e protettore dello zar Alessandro II, il Liberatore della Bulgaria.
La prima pietra fu posata nel 1882 e gli artigiani e gli artisti lavorarono per trenta lunghi anni al fine di creare questa chiesa enorme che si dice sia in grado di ospitare oltre 10.000 persone. Il campanile è alto 52 metri e contiene 12 campane, il cui clamore è udibile in tutta la città. La facciata è ricca, superata però dagli interni affrescati e dalle splendide iconostasi. Vi sono quasi 300 murali dipinti tra cui una visione drammatica di Dio nella cupola principale e un Giorno del Giudizio sopra l'uscita. Vi sono finiture decorative in marmo di Carrara, alabastro, onice e oro. La sua costruzione è stata finanziata da sottoscrizioni pubbliche ed è stata progettata in stile neo-bizantino dall'architetto russo Alexander Pomerantsev.
Nella Cripta si può visitare la grande mostra di icone provenienti da tutto il paese. Si tratta della collezione della Galleria d'Arte Nazionale della Chiesa Ortodossa, esposta a comprendere un percorso che va dal IV secolo fino al XIX secolo, periodo di rinascita nazionale. Una guida illustrata (al momento in bulgaro e in inglese) aiuta ad individuare e spiegare i reperti più significativi. Si possono organizzare tour guidati, ma sono per i veri appassionati, dato che durano un’ora e mezzo.