Storia di Veliko Tarnovo

Veliko Tarnovo storiaVeliko Tarnovo è una città antichissima. Lo dimostra il fatto che nella collina di Trapezitsa siano state trovate tracce di insediamenti che risalgono al terzo millennio a.C., quindi la sua età potrebbe aggirarsi attorno ai 5000 anni. Il maggiore sviluppo urbano arrivò con il Medioevo, quando pian piano Veliko divenne la fortificazione bulgara più stabile (tra il XII ed il XIV secolo), ed anche la più importante dal punto di vista politico, economico, religioso e culturale. 
 
Gregorio Tsamblak, chierico bulgaro del XIV secolo, ne parlava così: “Una città bella, grande e difesa da mura, con una popolazione tra i 12000 ed i 15000 abitanti”. Con l'indebolimento dell'Impero bizantino, Veliko Tarnovo crebbe così tanto da vantarsi di poter rappresentare la terza Roma; in effetti veniva già tempo considerata il centro culturale dei Balcani e del mondo slavo ortodosso. Molti stranieri, diplomatici e commercianti, la resero una città praticamente cosmopolita: i commercianti erano armeni, ebraici e cattolici romani, e abitavano in quartieri  distinti della città.
 
Qualche tempo dopo, la città venne rasa al suolo dagli invasori Ottomani; era il 17 luglio del 1393, tre mesi dopo una strenua resistenza all'assedio turco e mentre nel resto della Bulgaria venivano bruciati insediamenti e luoghi di culto.Nel Medioevo Veliko Tarnovo era chiamata “Tarnovgrad” e si fece conoscere anche per due particolari rivolte contro gli invasori Ottomani: una nel 1598 e l'altra nel 1686. Il dominio turco durò fino al XIX secolo, così come in tutta la Bulgaria ed i paesi conquistati e posseduti per oltre cinque secoli. Fu grazie ai movimenti di resistenza, rinsaldati dal Nazionalismo bulgaro, che fu possibile cacciare gliminvasori musulmani.
 
Nel 1875 e nel 1876 ci furono altre rivolte per l’edificazione di una chiesa bulgara nazionale indipendente. Il 23 aprile 1876 iniziò il declino dell'occupazione ottomana. Nel 1878, col Trattato di Berlino, si vide la creazione del Principato di Bulgaria, la cui sede fu proprio insediata a Veliko Tarnovo. I suoi confini territoriali si estendeva tra il Danubio e il Stara Planina.
 
Il 17 aprile del 1879 la prima Assemblea Nazionale promulgò la prima Costituzione, detta Costituzione Tarnovo, e sancì lo spostamento del Parlamento a Sofia, l'attuale capitale della Bulgaria. Il 5 ottobre del 1908 la Chiesa di San Quaranta Martiri di Veliko Tarnovo venne scelta come luogo idoneo per la dichiarazione della completa indipendenza bulgara dallo zar, Ferdinando Sassonia-Coburgo Gotha.
 
Nel 1965 la città assunse il nome attuale di Veliko Tarnovo (cioè “Gran Tarnovo”), in onore del suo passato.